Affacciata sulla Valle del Basento, a 482 metri d'altezza, è un'attiva cittadina industriale della provincia di Matera e, con Pisticci, rappresenta una delle più importanti aree produttive della Valbasento.
Affacciata sulla Valle del Basento, a 482 metri d'altezza, è un'attiva cittadina industriale della provincia di Matera e, con Pisticci, rappresenta una delle più importanti aree produttive della Valbasento.
Gli Uffici Comunali sono aperti:
* dal lunedì al venerdìdalle ore 8.00alle ore14.00
* ilmartedì ed ilgiovedìdalle ore 15.00alle ore18.00
Il pubblico si riceve:
* dal lunedì al venerdìdalle ore 10.30alle ore13.00
* ilmartedì ed ilgiovedìdalle ore 16.00alle ore17.00
Centralino del Comune: Tel 0835.756111
IN AUTOMOBILE Versante tirrenico: Dall’Autostrada A3 Salerno/Reggio Calabria uscire allo svincolo Sigignano/raccordo autostradale SS 407 Basentana; percorrere 51 Km e raggiungere Potenza; proseguire per altri circa 75 km fino allo svincolo per Ferrandina. Versante adriatico: Dall’Autostrada A14 Bologna/Taranto uscire allo svincolo per Bari; percorrere la SS 96 in direzione Altamura per 45 km e la SS 99 in direzione Matera per 15 Km; proseguire per Ferrandina. IN TRENO Ferrovie dello Stato Linea Taranto/Potenza/Salerno/Roma con fermata a Ferrandina (Stazione di Ferrandina/Pomarico/Miglionico). IN AEREO Aeroporto Internazionale di Bari “Karol Wojtyla” (L’aeroporto di Bari è collegato a Matera con un servizio pubblico di trasporto terrestre in funzione tutto l’anno). Aeroporto Internazionale di Napoli “Capodichino”. IN AUTOBUS Concessionari linee Regionali – Matera e provincia (Linee che attraversano Ferrandina)
Le radici di Ferrandina affondano nella Magna Grecia, attorno al 1000 a.C. Il suo nome era Troilia, mentre la sua acropoli-fortezza si chiamava Obelanon (Uggiano). Troilia fu costruita per ricordare e onorare la città distrutta dell'Asia Minore, Troia. Durante l'epoca romana Troilia e Obelanon furono centri importanti di cultura ellenica e sempre più lustro acquistarono in epoca bizantina. Con la caduta del dominio greco, Longobardi e Normanni si impossessarono della città. Il nome Ferrandina si deve a Federico d'Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino). Nel 1507 Ferdinando il Cattolico le attribuì il titolo di "civitas". Un tempo era nota per la produzione di tessuti in lana, tra cui la ferlandina o felandina, molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli e dai domenicani, che proprio a Ferrandina si insediarono e crearono un centro agricolo e urbano molto organizzato tanto da erigere, nel 1546, la cupola del Monastero di San Domenico come simbolo di potere. Ferrandina prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Qui nel marzo del 1862 Carmine Crocco, a capo dei briganti, affrontò e distrusse una compagnia del 30° Rgt. Ftr. dell'esecito piemontese. Nel 1921 Ferrandina fu teatro di violenze squadriste: il sindaco e consigliere provinciale socialista Nicola Montefinese venne ucciso. Nel settembre del 1943 Ferrandina insorse contro i gerarchi fascisti. Lo spirito di ribellione non si attenuò sino al 2 agosto del 1945, quando i contadini diedero vita ad una sommossa per chiedere l'allontanamento dei latifondisti fascisti e l'assegnazione delle terre incolte. Nel corso dei tumulti venne assassinato Vincenzo Caputi, ritenuto il mandante dell'uccisione di Montefinese. Per timore che la protesta dilagasse, il paese restò isolato, con le linee elettriche e telefoniche tagliate. L'ordine fu ristabilito con l'invio, da parte del governo provvisorio di unità antifascista, di 100 carabinieri da Napoli, 250 alpini della divisione Garibaldi e l'arrivo a Ferrandina, il 4 agosto, del ministro Scelba.
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Castello d'UggianoPiazza PlebiscitoChiesa Madre di Santa Maria della Croce (VII secolo)Chiesa San Giovanni BattistaChiesa del PurgatorioChiesa di Sant'Antonio (1615)Chiesa dell'AddolorataChiesa di Santa LuciaComplesso monastico di Santa ChiaraComplesso monastico di San Domenico (1517)Convento di San Francesco (1614)Cappella della Madonna di LoretoCappella della Madonna dei MaliCappella di Santa Maria della Consolazione (in contrada La Foresta)Palazzo CentolaPalazzo LisantiPalazzo CantorioPalazzo ScorpionePalazzo Caputi
Rinomata è, ancor oggi, la produzione di olio di oliva majatica, caratterizzato da una bassa acidità, da un sapore dolce e dal color giallo e delle tipiche olive al forno come da antica tradizione (olive majatica).
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53035 Monteriggioni (Si)
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