Fossacesia è collocata a pochi chilometri dalla costa meridionale abruzzese, su una collina a 142 m. slm che domina da un lato, la valle del fiume Sangro e, dall’altro, il litorale della Costa dei Trabocchi.
Fossacesia è collocata a pochi chilometri dalla costa meridionale abruzzese, su una collina a 142 m. slm che domina da un lato, la valle del fiume Sangro e, dall’altro, il litorale della Costa dei Trabocchi.
Urp: Lunedì-sabato 9.00/12.00, martedì e giovedì 16.30/18.00. Via Marina 18, 66022 Fossacesia (Ch). Sportello informazioni turistiche: 0872/622230 via Marina 18, 66022 Fossacesia (Ch).
In auto: dall’autostrada A14, uscita casello Val di Sangro, seguire le indicazioni per Fossacesia (5 km circa). In treno: scendere alla stazione Fossacesia - Torino di Sangro sulla linea Adriatica e proseguire con l’autobus (5 minuti circa). Aeroporto più vicino: a 50 km, Aeroporto d’Abruzzo – Pescara. In barca: Porto Marina del Sole, 0872/608305, porto turistico con 404 posti barca, in località Grotte del Comune di Fossacesia (uscita casello autostradale Val di Sangro con raccordo stradale fondovalle Tirreno-Adriatico).
UN PO' DI STORIA
Il primo nucleo abitativo si stabilisce a Fossacesia intorno al IX secolo, costituito da artigiani venuti dal Lazio al seguito di monaci benedettini. Il legame con la comunità monastica è il tratto che caratterizza gran parte della storia di Fossacesia. Fu, infatti, un frate benedettino a costruire, sui resti di un tempio pagano dedicato a Venere, dove oggi sorge l’Abbazia di S. Giovanni in Venere, una cappella nelle cui vicinanze sarebbe sorto un primo gruppo di case. Favoriti dal clima mite e dalle terre fertili, i coloni si dedicarono ad agricoltura e pastorizia; grazie all’esperienza dei monaci, impiantarono alberi da frutta e vigneti. Nel Medioevo, il monastero acquistò potere e prestigio e divenne meta di viaggio di filosofi, teologi e letterati. Tra il 1500 e il 1700, Fossacesia progredì a livello economico e civile: il paese si estese oltre le mura originarie e furono costruiti i palazzi delle famiglie gentilizie locali. Negli anni successivi all’Unità d’Italia, venne inaugurata la ferrovia adriatica e furono costruite la prima banca del paese e la biblioteca dedicata a Margherita di Savoia. Durante le due guerre mondiali Fossacesia, proprio a ridosso della Linea Gustav, fu oggetto di numerosi bombardamenti e le vittime tra la popolazione civile furono quasi cento. Per tale ragione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito al paese, nel 2003, la medaglia d’argento al valor civile.
Da vedere a Fossacesia è il complesso architettonico dell’Abbazia di San Giovanni in Venere, situata su un magnifico promontorio da cui ammirare l’intera costa dei Trabocchi. Nel Medioevo, per opera dell’abate Odorisio II, l’abbazia divenne il feudo più grande di tutta l’Italia meridionale e meta di viaggio di importanti personaggi dell’epoca. Oggi, della costruzione in stile gotico-cistercense edificata tra il 1165 e il 1204, colpiscono il monumentale prospetto con il portale della luna del XIII sec, ornato da quattro lastre di marmo bianco, la pianta basilicale a tre navate e il chiostro centrale. Caratteristici di questa zona sono, inoltre, i trabocchi, macchine da pesca a terra di cui si ha notizia sin dal 1400. Queste suggestive costruzioni sparse tra i lunghi tratti sabbiosi e le piccole insenature rocciose della costa oggi sono tutelate da leggi regionali come beni culturali primari. Nel territorio comunale sono presenti, infine, un sito natura di importanza comunitaria, per via della ricchezza e della qualità dell’habitat naturale e aree di interesse archeologico, quali una necropoli e diversi ruderi di insediamenti di origine neolitica e romana.
L'OLIO EXTRAVERGINE E I PRODOTTI LOCALI
A Fossacesia la produzione olivicola ha un ruolo di primo piano nell’economia locale, oltre ad essere un tratto caratterizzante del paesaggio. Qui si conserva la pianta più antica d’Abruzzo, unico superstite del grande uliveto che in passato circondava l’Abbazia di S. Giovanni in Venere.Nel territorio comunale sono presenti attività di produzione, commercializzazione e promozione dell’olio extravergine riconosciuto DOP “Colline Teatine” e da Agricoltura Biologica. L’olio locale ha colore verde con riflessi dorati, e sapore fruttato. Le varietà di ulivo qui presenti sono: leccino (in espansione, litoraneo, maturazione precoce e concentrata, resa in olio media) e Gentile di Chieti (famoso per la produttività e la buona resistenza al freddo, maturazione molto tardiva, scalare, resa in olio buona, buone caratteristiche organolettiche, fruttato medio). Tipico di questa zona è, poi, l’olio agrumato, risultato della macinazione combinata delle olive con i limoni e le arance della vicina Costa dei Trabocchi.
Le colline fertili che circondano la cittadina regalano prodotti di altissima qualità, in particolar modo agrumi, verdure e ortaggi. Accanto alla tradizionale specializzazione ortofrutticola, negli ultimi anni si è aggiunta quella olearia e vitivinicola di qualità con olio extravergine DOP e vini IGT e DOC, Montepulciano e Trebbiano soprattutto, ma anche vitigni di Pecorino, Cococciola e Passerina. Vanno ricordati, inoltre, i prodotti della gastronomia locale preparati con gli ingredienti offerti dalla cucina tradizionale del territorio, quali i celli pieni (dolci preparati con mandorle e marmellate d’uve locali) e i maccarun a la trappitar (linguine alla frantoiana, preparate con l’olio appena filtrato dai frantoi) e dal mare, come il brodetto di pesce, la scapece, la frittura di paranza, la minestra di crostacei e patate.
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