L’Ulivo della pace. Da Lampedusa a Hiroshima, le Città dell’Olio per il dialogo tra i popoli

Da Lampedusa a Hiroshima, un messaggio universale delle Città dell’Olio contro le guerre. In un momento drammaticamente segnato in particolare dai conflitti in Palestina e in Ucraina, l’Associazione nazionale che riunisce oltre 500 enti pubblici impegnati nella valorizzazione dell’olivo e del paesaggio olivicolo italiano, rilancia con forza il tema che fa da filo conduttore di tutte le attività del 2025: “L’Olivo della Pace”,
In un contesto internazionale lacerato da guerre che seminano morte, distruzione e odio, l’Associazione esprime una ferma condanna verso ogni forma di violenza, richiamando i propri valori fondanti: dialogo tra i popoli, difesa dei diritti umani, accoglienza e convivenza civile. Il massacro in corso in Palestina, come il protrarsi della guerra in Ucraina, rappresentano una ferita aperta per l’umanità, incompatibile con ogni principio di giustizia e coesione tra culture.
“Le Città dell’Olio rappresentano territori in cui l’olivo è una produzione di eccellenza ma anche un simbolo fondante per le comunità. Con il suo significato millenario di pace e speranza, l’olivo ci ricorda che l’identità di un popolo affonda le proprie radici nella terra e si nutre di relazioni umane, non di conflitti. Da Lampedusa a Hiroshima, vogliamo far germogliare un messaggio universale contro le guerre” dichiara Michele Sonnessa, Presidente dell’Associazione.
Due saranno le tappe simboliche dell’impegno dell’Associazione per la pace universale:
- il 17 giugno a Lampedusa, in occasione della tappa inaugurale del nuovo GirOlio d’Italia 2025, sarà piantato un Ulivo della Pace nel Giardino dei Giusti: un gesto che celebra l’isola come luogo di accoglienza, memoria e speranza;
- l’11 novembre a Hiroshima, a ottant’anni dal disastro causato dalla bomba atomica, si terrà la cerimonia ufficiale di piantumazione di un ulivo presso il Parco della Pace, rinnovando un gesto compiuto nel 1995 dall’Associazione Città dell’Olio e oggi rilanciato nel contesto del Giubileo 2025 e del gemellaggio tra Italia e Giappone.
L’olivo è anche questo: un ponte tra culture, un simbolo che attraversa la storia dell’umanità, un richiamo alla cura della terra e alla convivenza pacifica. Con questo spirito, le Città dell’Olio intendono lanciare un messaggio chiaro: non può esserci futuro senza pace, e la pace si costruisce nei gesti quotidiani, nella solidarietà tra comunità, nella custodia dei beni comuni.
L’Associazione nazionale Città dell’Olio invita tutti i cittadini, le istituzioni e i territori a unirsi a questo messaggio, facendo dell’Ulivo della Pace un simbolo da coltivare insieme.