Inserito nella Valle del Chiavone, attraversato dall’omonimo torrente, il Comune di Salcedo appartiene alla preziosa fascia pedemontana vicentina che si sviluppa ai piedi delle montagne, con spettacolari ambienti dominati da colline dai dolci profili. Percorrendo suggestivi sentieri che partono dal centro del paese si possono facilmente raggiungere due antiche chiesette dal fascino rimasto inalterato nei secoli. Siti custodi del patrimonio storico artistico della pedemontana vicentina e importanti testimonianze del forte legame tra il bello e la devozione religiosa, proprio di queste terre. Si tratta della più antica Chiesa di San Valentino, risalente all’XI secolo, e della Chiesa di Sant’Anna, datata 1877. Poste sulla sommità del Colle di San Valentino, le due costruzioni sacre si presentano al visitatore strette l’una all’altra e circondate dal magnifico paesaggio collinare pedemontano. Costruita prima del 1000 ed intitolata originariamente a San Sigismondo, con l’aggiunta della seconda intitolazione a San Valentino nel XVI secolo, la graziosa chiesetta è caratterizzata ancora oggi da tratti semplici e distintivi del periodo alto medievale, nonostante il restauro operato nel 1971 e che coinvolse anche il vicino campanile. Successiva invece la vicina Chiesa di Sant’Anna, costruita nella seconda metà dell’Ottocento, con una pianta circolare ed un accentuato sviluppo in altezza che la rende chiaramente distinguibile. Su questo colle, da cui si gode di una panoramica vista sul paese, si tiene nel mese di luglio la Antica festa di sant’Anna, dedicata alla riscoperta delle tradizioni locali, religiose e contadine. A queste caratteristiche attività che contraddistinsero per secoli il territorio comunale, è dedicata anche l’annuale Festa del Ringraziamentoche si tiene a fine estate. Un’occasione per scoprire i lavori di un tempo ed osservare da vicino alcuni animali che venivano una volta allevati e che rappresentavano, assieme all’attività agricola, un’importante forma di sussistenza per gran parte della popolazione. Questa e tutte le altre feste dedicate ai prodotti della terra e alla riscoperta delle origini del paese, rappresentano un’ottima occasione anche per assaporare gustosi piatti tipici tra cui i formaggi.Primo tra tutti l’Asiago D.O.P. che viene prodotto nell’intera fascia collinare pedemontana e che ben si abbina a piatti di salumi e polenta, caratteristici sapori della tradizione locale. Terra famosa anche per i vini e le ciliegie, a Salcedo si può in ogni stagione trovare un motivo di visita, per stuzzicare il palato dei buongustai e per godere delle sue bellezze paesaggistiche. Particolarmente indicate in primavera le passeggiate tra i colli del territorio, quando i verdi prati costellati da alberi da frutto si colorano di fiori dalle infinite sfumature tra cui spiccano le bianche chiome dei ciliegi. Un paesaggio pedemontano che sa regalare particolari suggestioni lungo la Strada del Torcolato e dei Vini D.O.C. Breganze, o la Strada dei Maroni, e dal quale si ricava un pregiato vino, perfetto da abbinare ai piatti a base di prodotti di stagione. Altro elemento caratteristico del territorio di Salcedo è costituito dalla presenza del torrente Chiavone Bianco, fondamentale per lo svolgimento di numerose attività produttive del passato ed importante luogo di ritrovamento di reperti fossili, sia animali che vegetali, risalenti al periodo dell’Oligocene. Storia secolare e percorsi tra filari di vigneti, verdi prati ed alberi in fiore, offrono suggestive passeggiate per gli amanti della natura. Occasioni per percorrere le antiche contrade qui conservate e testimoni del tempo trascorso, come contrada Monte Maggiore, ai piedi del colle di San Valentino, o contrada Fontana, il cui nome deriva dalla piccola sorgente sfruttata per realizzare una vasca di raccolta acqua. Cima Scandolare rappresenta invece la collina più alta del Comune di Salcedo, oltre che il confine con il Comune di Lusiana, porta per raggiungere l’Altopiano. Si trovano invece nel centro del paese i due preziosi musei opera di una continua ed appassionata attività di collezionismo che ha dato vita a queste istituzioni; luoghi di memoria dove poter scoprire testimonianze di un’epoca trascorsa. Visitabile al pubblico dal luglio del 2006, il Museo della Bicicletta racchiude al suo interno un centinaio di modelli di questo antico mezzo di trasporto, ma sempre molto attuale. Dalle biciclette storiche, la prima datata 1863, fino ai modelli dei giorni nostri, presso il Museo si trovano anche accessori inerenti la pratica sportiva e legati all’utilizzo della bicicletta: dalle magliette ai vestiti d’epoca, dai fanali alle medaglie, dai manifesti ai libri e cartelloni pubblicitari. Un vero patrimonio che merita di essere scoperto e che ben si inserisce nel territorio di Salcedo, particolarmente adatto ad esser percorso in bicicletta per via della sua conformazione che vede l’alternarsi di zone pianeggianti, salite da cui ammirare incredibili scorci naturali e rilassanti discese. Sempre a Salcedo si può visitare il Museo della Grande Guerra. Uno spazio espositivo in cui si trovano raccolte testimonianze risalenti al Grande conflitto, dalle armi agli oggetti personali dei soldati, e che si integrano così alle tracce materiali che il periodo bellico ha lasciato nel territorio. Vecchie trincee, appostamenti militari e baracche usate come rifugi per i soldati sono oggi ciò che resta a ricordo della Prima Guerra Mondiale. Il susseguirsi di siti storici e naturalistici, con antiche contrade e chiesette poste a dominare i maggiori rilievi collinari rendono il paesaggio di Salcedo particolarmente piacevole da percorrere a piedi, a cavallo, in bicicletta o in mountainbike.

FONTE: PEDEMONTANA VICENTINA

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