Città dell’Olio vicine al riconoscimento giuridico

A Olio Capitale la dichiarazione di impegno dell'on. Colomba Mongiello sostenuta dal vice ministro Andrea Olivero
News  06 Marzo 2016



Le Città dell’Olio potrebbero essere ad un passo dal riconoscimento giuridico delle Città di Identità. E’ quanto emerso, oggi, al margine del convegno di apertura della X edizione di Olio Capitale Trieste dalla dichiarazione pubblica di impegno fatta dall’on. Colomba Mongiello prima firmataria della proposta di legge e sostenuta dalle parole del vice ministro Andrea Olivero che ha sposato in pieno l’iniziativa. 

 

“Voglio ringraziare l’on. Colomba Mongiello e il vice ministro Andrea Olivero che sono sempre stati al nostro fianco perchè se la legge andasse in porto, si tratterebbe di un traguardo storico per noi, che premia il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni nella promozione del prodotto e del territorio – ha dichiarato Enrico Lupi presidente delle Città dell’Olio –  Ad oggi le Città di identità non hanno alcuna regolamentazion. Noi crediamo che un riconoscimento come questo possa tradursi in un sistema di regole condivise che non deve tradursi in una richiesta di risorse ma in una serie di opportunità concrete. Per esempio riteniamo possa essere propedeutico alla realizzazione di sinergie che nel nostro caso daranno un respiro più ampio alle attività che abbiamo portato avanti finora”. “Non dobbiamo mai dimenticare che l’olio rappresenta la colonna portante della Dieta Mediterranea – ha detto Lupi nel suo intervento – ma per conquistare nuovi mercati produrre di più non basta. Bisogna dare valore alle nostre radici e alle tante identità territoriali di cui le nostre cultivar e i nostri extra vergine sono l’espressione. Per questo la proposta di legge Lodolini non ci convince: i Comuni anche i più piccoli sono e devono restare un valore aggiunto. Non si recuperano risorse annullando le identità seppure in una logica giusta di economia di scala. Dobbiamo puntare, invece, a creare nuove alleanze prima di tutto quella con i consumatori partendo dall’educazione alimentare dei bambini. Leggi e risorse sono fondamentali ma abbiamo anche bisogno di più cultura dell’olio”.