Filiera dell’olio. La Sardegna vuole crescere.

Gli assessori regionali Falchi e Erriu: "Tanta qualità ma occorrono sinergia e iniziative coordinate"
News  18 Febbraio 2016



Cagliari, 17 febbraio 2016 – “Abbiamo una qualità di prodotto eccellente ma siamo convinti che il comparto sardo possa crescere ancora. Per fare questo occorre esaltare le potenzialità del settore sfruttando a pieno le opportunità di sviluppo offerte dagli strumenti regionali, a cominciare dal nuovo Programma di sviluppo rurale”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, durante i lavori dell’assemblea regionale delle ‘Città dell’Olio’, che si è tenuta questa mattina a Cagliari. Di fronte ai rappresentanti dei 30 Comuni isolani che aderiscono all’omonima Associazione nazionale, Falchi ha poi precisato che “l’Assessorato lavora per spingere i comparti all’integrazione di filiera e in questo senso si apre una grande opportunità per il settore olivico per il quale risulteranno importantissimi i bandi destinati all’ammodernamento delle aziende e dei frantoi, alla certificazione e promozione del prodotto anche attraverso i progetti di filiera. Punteremo al miglioramento della qualità generale dell’olio per garantire i nostri consumatori, sempre molto attenti alle caratteristiche organolettiche di un prodotto tradizionale della nostra cucina e, nello stesso tempo, lavoreremo a stretto contatto con i territori attraverso Consorzi di Tutela, Associazioni di produttori, Comuni e GAL”. Alla giornata di lavori, che si è conclusa con l’elezione del nuovo coordinatore regionale delle Città dell’Olio (il sindaco di Santadi, Elia Sundas), ha partecipato anche l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. “Credo che non esista un prodotto che, più dell’oliva, sia legato ai territori della Sardegna – ha ricordato Erriu – La quantità del nostro prodotto non può essere pari a quella di altre realtà italiane, ma l’elevata qualità (pluripremiata in tanti concorsi anche in ambito internazionale) ci consente di guardare al futuro con fiducia. Occorre una produzione integrata che non può prescindere dalla cura del paesaggio e dell’ambiente circostante. La gestione unitaria richiede un intervento coordinato che veda protagonisti Regione e Comuni con politiche efficaci e mirate, senza perdere di vista le sinergie con gli altri Paesi del bacino mediterraneo. Nel sistema di riordino delle autonomie locali, le Unioni di Comuni avranno competenze in materia di promozione. La Regione sta creando i presupposti per uno sviluppo più armonico attraverso i fondi per la tutela dei paesaggi rurali, che si affiancano alle risorse del Psr e alle numerose iniziative avviate da anni in tutta l’Isola dagli enti locali e dai produttori olivicoli”.