Prevenzione Xylella in Puglia

Per fronteggiare l'emergenza nasce un'alleanza operativa tra Città dell'Olio e Cuore della Puglia
News  03 Aprile 2015



Una rete di supporto alle istituzioni regionali nella lotta al parassita della Xylella fastidiosa, che sta minacciando pesantemente l’olivicoltura pugliese. E’ l’iniziativa intrapresa dai Comuni pugliesi aderenti all’associazione nazionale “Città dell’Olio” e dal consorzio “Cuore della Puglia”. L’idea, lanciata la scorsa settimana ad Acquaviva in occasione di uno dei dibattiti organizzati per la rievocazione storica dei moti rivoluzionari del 1799, è stata accolta con favore da entrambe le realtà associative, nella consapevolezza dell’importanza economica e ambientale del patrimonio olivicolo per la Puglia, tanto da non potersi permettere una diffusione su scala regionale del problema Xylella, che attualmente ha messo in seria difficoltà il Salento. Una rete di referenti sul territorio dei comuni aderenti garantirà un sistema di monitoraggio e di allerta in grado di intervenire prontamente in caso di segnalazioni, fungendo da front office tra agricoltori e istituzioni regionali. La creazione della rete è stata affidata al coordinatore regionale dell’associazione “Città dell’Olio” e assessore all’agricoltura del Comune di Bitonto, Domenico Incantalupo, che conta di ufficializzare l’avvio operativo dell’iniziativa già nei prossimi giorni.

cOccorre approfondire ogni aspetto tecnico scientifico della vicenda – chiarisce Incantalupo – e riteniamo che a questo scopo sia fondamentale il contributo che ciascun produttore olivicolo potrà fornire, essendo il più efficace presidio per il monitoraggio in loco delle piante».
«Il territorio pugliese a nord di Brindisi – prosegue – non è toccato dal problema, ma ciò non significa che non siano necessarie opportune azioni preventive, con l’adozione, ad esempio, di maggiori cure colturali, specie se si dovesse dimostrare una correlazione tra presenza del batterio e condizioni colturali in cui versano gli oliveti».
La rete dei referenti locali Città dell’Olio-Cuore della Puglia, che opererà in stretta sinergia con l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano, avrà lo scopo di interfacciarsi con i produttori olivicoli per affiancarli nel monitoraggio e creare così un osservatorio diffuso, consigliando opportuni interventi nelle metodiche di coltivazione e fornendo informazioni tecnico scientifiche sul batterio. Per questo tutti i soggetti che ne faranno parte seguiranno preliminarmente uno specifico percorso formativo.
«Il nostro impegno – spiega Incantalupo – sarà orientato a cercare di diffondere buone pratiche agronomiche, per mantenere alto in funzione preventiva il livello qualitativo dei nostri oliveti, tenendo ben presente i molteplici problemi legati al batterio Xylella: uno su tutti, l’utilizzo, in caso di necessità, di fitofarmaci, che, per quanto blandi, comprometterebbe le prospettive di molte aziende biologiche».
Il coordinatore regionale delle Città dell’Olio pugliesi, poi, riprendendo i temi che il vicepresidente nazionale, Benedetto Miscioscia, ha esposto in occasione dell’audizione alla Commissione Agricoltura del Senato del 17 marzo scorso, conclude con un appello: «ILe istituzioni politiche locali e nazionali devono rendersi conto che non è più rinviabile l’adozione di un serio Piano Olivicolo Nazionale, che preveda misure di riconoscimento ai nostri olivicoltori del ruolo importantissimo di custodia e salvaguardia di un grande ed inestimabile patrimonio rurale, paesaggistico ed ambientale. Nell’anno di Expo non è possibile continuare ad ignorare che l’agricoltura è uno dei principali motori dell’economia italiana e che pertanto va sostenuta e non messa in difficoltà, come è accaduto di recente nel caso dell’Imu sui terreni agricoli».