Scommessa sul Paesaggio Olivicolo del Mediterraneo, patrimonio dell’Umanità

News  14 Settembre 2012



L’Associazione Nazionale Città dell’Olio alla Camera dei Deputati. Il presidente Enrico Lupi: « La XIII Commissione Agricoltura sostenga la nostra proposta di candidatura all’Unesco del Paesaggio Olivicolo del Mediterraneo»

«In Italia, i terreni agricoli sono sempre più a rischio di estinzione. Solo negli ultimi 100 anni  sono scomparsi 10 milioni di ettari di terreni agricoli». A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi nel corso dell’audizione informale che si è svolta, martedì 11 settembre, presso la XIII Commissione Permanente Agricoltura della Camera dei Deputati.

Dai dati forniti dal Laboratorio per il Paesaggio ed i Beni culturali della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, infatti, emerge un quadro estremamente preoccupante: si è passati da 23 a 13 milioni di ettari di terreni agricoli, per una superficie complessiva di 30 milioni di ettari. Nel considerare le aree del Catalogo Nazionale del Paesaggio Rurale Storico, è emerso che i fenomeni di abbandono avvengono per l’81% dei casi nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Solo dal 1920 ad oggi, sono stati abbandonati mediamente 100mila ettari di terreno agricolo all’anno. Un fenomeno che ha interessato maggiormente le zone collinari e di montagna rispetto alla pianura.

«Serve un impegno ancora più forte e concreto in azioni di tutela e salvaguardia dei territori olivicoli e in questa direzione chiediamo il sostegno della Commissione alla proposta di candidatura all’Unesco del Paesaggio Olivicolo del Mediterraneo che noi come Città dell’Olio insieme alle altre municipalità dell’olio del Mediterraneo aderenti a Re.C.O.Med. (Rete Città dell’Olio del Mediterraneo – 13 Paesi: Italia, Albania,Croazia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia), abbiamo lanciato in occasione del Forum Dieta Mediterranea di Imperia lo scorso novembre 2011»  ha detto Enrico Lupi nel suo intervento, chiedendo alla XIII Commissione di farsi promotrice dell’attivazione della pratica da parte del Ministero delle Politiche Agricole. Con parole di plauso e sostegno della proposta sono intervenuti anche l’on. Susanna Cenni (PD), l’on. Giuseppina Servodio (PD), l’on. Teresio Delfino (UDC), l’on. Anita Di Giuseppe (IdV) e l’on. Sabrina De Camillis (PDL).

Enrico Lupi ha poi aggiunto: «L’Olivo e olio sono alla base di molte economie locali. Le mille piccole e medie realtà olivicole del nostro Paese costituiscono un importante comparto produttivo che contribuisce sostanzialmente a definire il ruolo dell’Italia quale bacino di prodotti di alta qualità. Per un rilancio dell’intero comparto serve un Piano Olivicolo Nazionale in grado di consolidare, innovare e migliorare il settore in un’ottica di competitività e nel rispetto della sostenibilità ambientale, economica e paesaggistica, ma in una visione ancora più ampia di Politica Agricola Comunitaria, abbiamo la necessità di inserire anche i terreni olivicoli nelle “aree di interesse ecologico” che vedranno un contributo diretto agli agricoltori per il loro mantenimento».

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio è da sempre impegnata nella valorizzazione dei territori olivetati d’Italia, attraverso la definizione di strategie di marketing territoriale, la creazione di occasioni qualificate di incontro diretto tra domanda e offerta, attraverso la partecipazione a fiere o saloni di settore specifici, la realizzazione di progetti specifici che hanno l’obiettivo di favorire la comprensione e l’apprezzamento dell’olio extravergine d’oliva presso il grande pubblico. Centrali in quest’ottica sono il progetto di educazione alimentare dei bambini, denominato Bimboil, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, che mira a promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva DOP attraverso un programma formativo ad hoc e la Carta degli Oli DOP un innovativo strumento volto a qualificare l’offerta di oli extravergine nei ristoranti per la valorizzazione dell’eccellenza della produzione olivicola italiana. Con l’obiettivo di coinvolgere il grande pubblico nella riscoperta delle mille, affascinanti tradizioni culturali che scaturiscono, con differenti tratti e coloriture, da ogni paese e da ogni campagna olivetata, sono nati i progetti il Turismo dell’Olio, il calendario di eventi Andar per Frantoi e Mercatini e Pane e Olio in Frantoio, la giornata nazionale dei pani e degli oli tipici. E infine Girolio d’Italia 2012 dedicato al Paesaggio Olivicolo: un itinerario per le 18 Tappe regionali alla scoperta delle peculiarità paesaggistiche e produttive d’Italia attraverso la valorizzazione dell’ambiente olivicolo.