Girolio d’Italia, evento dell’anno 2012

Da Tenno parte il conto alla rovescia per l'edizione 2013
News  18 Dicembre 2012



Si è conclusa  a Tenno, l’edizione 2012 del Girolio d’Italia, la staffetta dedicata all’olio nuovo appena franto e al paesaggio olivicolo organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali, che ha percorso in undici settimane lo stivale per migliaia di km in lungo e in largo attraverso 18 regioni olivetate italiane e altrettante Città dell’Olio, giungendo al termine con un ricchissimo bagaglio di conoscenza delle varie cultivar locali ma anche dell’immenso patrimonio paesaggistico e storico degli alberi monumentali di ulivo che si trovano disseminati in ogni regione italiana.

La grande festa finale a Tenno è andata in scena alla presenza delle autorità cittadine, del Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e del testimonial di tappa, l’ex campione di rally Renato Travaglia che hanno tagliato il nastro sorretto dai bambini della scuola locale che hanno ricevuto dalla delegazione di Pescara una piantina della cultivar tipica abruzzese.

Una cerimonia istituzionale che ha accomunato tutte e diciotto le tappe, conclusesi con la firma da parte dell’assessore regionale all’agricoltura della pergamena testimone, disegnata appositamente da Ro Marcenaro per Girolio d’Italia 2012. Altro protagonista comune alle diciotto tappe è stato il paesaggio olivicolo, tema conduttore di questa edizione, attraverso convegni, visite guidate e mostre fotografiche. Una scelta, quella di dedicare l’edizione 2012 al paesaggio olivicolo, operata anche sulla scia della candidatura che Re.C.O.Med – la rete delle municipalità olivicole del Mediterraneo – ha presentato all’Unesco perché venissero riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità i siti che ospitano olivi monumentali di particolare pregio, di cui l’Italia è uno degli esempi più importanti. Ma soprattutto perché, dati alla mano, è emerso da una serie di ricerche che l’impoverimento del terreno dovuto al progressivo abbandono da parte degli agricoltori è una delle cause più frequenti di dissesto idrogeologico, di cui abbiamo avuto molti esempi nell’arco dell’ultimo anno. Il paesaggio olivicolo rappresenta dunque una risorsa non solo per l’attrattività turistica, ma anche perché è considerato una vera e propria “sentinella” del buono stato di manutenzione dei nostri paesaggi. In attesa di conoscere il tema conduttore dell’edizione 2013, il Girolio d’Italia, ha concluso a Tenno un viaggio nel gusto partito lo scorso 13 ottobre dal Salento e che ha toccato le piazze di Selci Sabina nel Lazio, Falerone nelle Marche, Montecchio in Umbria, Muggia in Friuli Venezia Giulia, Marone in Lombardia, Brisighella e Imola in Emilia Romagna, Oliena in Sardegna, Cerreto Sannita in Campania, Arquà Petrarca in Veneto, Seggiano in Toscana, Ficarra e Sant’Angelo di Brolo in Sicilia, Sestri Levante in Liguria, Matera in Basilicata e Vallefiorita in Calabria, Larino in Molise e Pescara in Abruzzo.