Grande successo per il convegno In Puglia. Come sentirsi a casa””

Un convegno organizzato dalle Città dell'Olio su olio e turismo dell'olio pugliesi
News  03 Marzo 2013



Un convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio per riflettere sul patrimonio olivicolo e sul turismo dell’olio nel Regno dell’Extravergine Si è appena concluso il convegno “In Puglia. Come sentirsi a casa. Benvenuti nel Regno dell’Extravergine Un filo d’olio nel piatto e tante piccole premure”, organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio nell’ambito della 7° edizione di Olio Capitale Trieste, il Salone degli Oli extravergini e tipici di qualità. Tanti ed interessanti gli interventi che hanno avuto come focus il patrimonio e la tradizione olivicola della Puglia, il Regno dell’Extravergine al primo posto per produzione di olio in Italia in relazione alla sua straordinaria vocazione all’accoglienza turistica. Il convegno si è aperto con i saluti di Enrico Lupi presidente delle’Associazione Città dell’Olio: << La Puglia è strategica per le Città dell’Olio – ha detto Lupi – ringrazio le Città dell’Olio che hanno aderito con i loro espositori ad Olio Capitale con forza, passione ed entusiasmo>>. E’ seguito l’intervento di Marzia Morganti Tempestini, Docente Comunicazione e organizzazione di eventi enogastronomici Università di Parma: << L’enogastronomia d’eccellenza anche in tempo di recessione è un importante strumento di diffusione di immagine – ha dichiarato – Il wine e food di cui fa parte l’olio, genera un giro di affari dai 3 ai 5 miliardi di euro e muove dai 4 ai 6 milioni di persone >> . Sulla formazione per gli operatori di settore ha insistito molto Marcello Scoccia, Vicepresidente Capo Panel ONAOO: << La conoscenza dell’olio deve essere radicata prima di tutti negli operatori del settore. Dobbiamo prevedere corsi tecnici e training per esperti del settore. Non deve più succedere che il turista straniero abbia le informazioni sbagliate da albergatori e ristoratori, è un brutto biglietto da visita per il nostro Paese>>. Benedetto Miscioscia, Coordinatore regionale Città dell’Olio Puglia ha fatto un’analisi di tutte le cutivar pugliesi e sostenuto: << Andiamo verso una nuova sensibilizzazione dei nostri produttori e frantoiani che cominciano a capire che possono essere protagonisti ed artefici della propria fortuna partendo dalla propria capacità. Bisogna combattere la frammentazione produttiva del sistema Puglia è un elemento di debolezza nell’organizzazione complessiva dell’offerta, che deve saper coniugare ospitalità, paesaggio, ristorazione e prodotto olio che deve essere un prodotto di qualità non di quantità>>. Il giornalista enogastronomico Carlo Cambi è intervenuto con un’analisi sui consumi e sul costo del prodotto: “L’extravergine è diventato un prodotto prociclico. Se si fa un’analisi prezzi e quantità scambiate ci rendiamo conto che prima l’olio extravergine non era soggetto a variazione di domanda, in rapporto al reddito che il consumatore ha disponibile. Oggi invece accade, perché in tre anni il consumatore ha perso il 25% del suo potere d’acquisto. Un altro problema è che Il 47% del costo di una bottiglia di olio è imputabile alla raccolta, i costi agricoli del prodotto olio, assorbono il 60% del costo complessivo – ha detto Cambi – A differenza della Spagna dove fanno una produzione intensiva, abbattere i costi di produzione in Italia non è possibile, perché penalizzerebbe troppo la qualità. Dobbiamo uscire da una logica di prezzo ed entrare in quella del valore. Quindi affrontare la vera questione e cioè che abbiamo 5000 frantoi e solo il 35% etichetta in proprio, che non abbiamo una distribuzione unitaria, che il settore dell’olio deve massimizzare la qualità e differenziare l’offerta, ribaltando così anche lo stile del consumo. Bisogna pulire il mercato per operare una profonda valorizzazione dell’extravergine”. L’ultimo intervento è stato di Vittoria Cisonno, Direttore Movimento Turismo dell’Olio Puglia: << Arrivando in Puglia si atterra su 60 milioni di alberi di ulivi. Abbiamo cinque milioni di ulivi monumentali. Abbiamo ulivi millenari del Salento, da visitare e frantoi ipogei da visitare per fare turismo dell’olio. Ed esistono anche musei dell’olio, dove è possibile innamorarsi del territorio – ha affermato Vittoria Cisonno – Abbiamo bisogno di eventi per raccontare la Puglia – Lovolio Extravergine del Movimento Turismo dell’Olio è uno di essi, e coinvolge anche i giovani in questa promozione del territorio>>. L’incontro che ha visto una grande partecipazione di pubblico è stato moderato da Franco di Chio, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana Delegazione Puglia.