Trinitapoli: Minervino, a Golosaria Casalmanfredi e Deliza 2000 ambasciatori di qualità

News  07 Novembre 2016



golosario2016_5Anche Trinitapoli è a Golosaria, la rassegna sul cibo che si tiene a Milano dal 5 al 7 novembre. A rappresentare l’amministrazione comunale, il vicesindaco e assessore alla Agricoltura, Andrea Minervino, ad accompagnare le due aziende casaline che hanno aderito all’evento, la Casalmafredi di Rino Lionetti e la Delizia 2000 di Arturo Tedone e famiglia.

La rassegna meneghina, giunta alla undicesima edizione, fu ideata dal giornalista Paolo Massobrio, e si snocciola negli spazi del MiCo – Fieramilanocity, in un mix di storia, economia ma soprattutto gusto.

“Il tema dell’edizione 2016 è ‘Dal cibo, le civiltà’ – spiega Minervino – . Sono 300 gli artigiani del gusto che stanno esprimendo in questa tre giorni il concetto di cibo come fattore di civiltà”.

Trinitapoli espone nello stand di Città dell’Olio, l’associazione nazionale che raggruppa innumerevoli Comuni italiani, a cui Trinitapoli ha aderito. “L’evento capita in un periodo delicato del calendario agricolo – spiega l’assessore Minervino – e per questo a Milano ci sono solo due aziende, a dispetto del numero elevatissimo di imprese locali che operano nel settore della gastronomia. La raccolta delle olive è nel pieno e in tanti hanno dovuto declinare l’invito dell’amministrazione”.

Ci sono Casalmafredi e Delizia 2000. La prima, un’azienda nata da appena 18 mesi ma già alla ribalta nazionale per la qualità: a Milano espone prevalentemente i funghi cardoncelli in olio extra vergine d’oliva di Trinitapoli ed è stata inserita nel prontuario della buona tavola, “il Golosario”, dello stesso Massobrio. La seconda, da decenni dedita ai prodotti conservieri in “evo”.

“Si tratta di una manifestazione che dà alle aziende una ribalta nazionale e non solo che non volevamo lasciarci sfuggire – spiega in conclusione Minervino – perché, in un’Europa spesso rigida con i nostri produttori ma flessibile con importazioni selvagge e non controllate, la qualità paga sempre. E le nostre aziende del territorio lo dimostrano annualmente con crescenti soddisfazioni che non possono che riempirci di gioia. Perché vuol dire che la qualità dei prodotti è l’antidoto per la indiscriminata globalizzazione”.