Per 450 bambini di Bari è cominciato il viaggio alla scoperta dell’extravergine

News  01 Febbraio 2017



Scoprire la storia e le proprietà dell’olio extravergine d’oliva, elemento centrale della nostra cucina e della nostra cultura mediteranea: è il percorso intrapreso da 450 bimbi delle classi terza e quarta elementare di sei scuole primarie pugliesi, tra cui due baresi (‘Massari-Galilei’ e ’26mo Circolo’) e una di Ruvo (‘Giovanni Bovio’). Il progetto ‘Dall’Assaggio al Paesaggio’ è stato ideato e realizzato dall’associazione culturale ‘Passione Extravergine’, da anni impegnata a diffondere la cultura olearia nella nostra regione: un percorso monitorato e coordinato dalla professoressa Gabriella Falcicchio dell’Università di Bari. Dopo una prima fase in aula, con assaggiatori ufficiali, dinamiche di gioco e apprendimento individuali e di gruppo, nei prossimi giorni comincerà la fase laboratoriale negli oliveti di alcune aziende agricole regionali. I bimbi avranno così modo di sperimentare di persona quanto appreso e produrranno un elaborato artistico che interpreti e definisca le emozioni provate, partecipando anche a una competizione che premierà l’intera classe del bambino premiato. L’evento conclusivo si svolgerà il 6 marzo nell’Ex Palazzo delle Poste, ora sede dell’ateneo barese. “Questo progetto è un percorso di economia circolare – spiega la presidente di Passione Extravergine, Elisabetta De Blasi – ci sono i produttori che con l’Associazione hanno scelto di fare un esperimento di crescita collettiva, dal punto di vista culturale, anche verso il multifunzionalismo agricolo; ci sono gli assaggiatori, tecnici di prodotto che hanno competenze sensoriali e che possono sperimentare la didattica con i bimbi; ci sono le amministrazioni locali (alcune, però, non hanno risposto all’appello, ad esempio il Comune di Bari). La forza di questo progetto è ben spiegata dal nome Dall’Assaggio al Paesaggio – sottolinea De Blasi – una sorta di evoluzione, perché vogliamo ragionare su un patrimonio decisamente, solamente, assolutamente nostro e di nessun altro. Sessanta milioni di ulivi sono i primi abitanti della Puglia, che hanno visto la storia e che la contengono. Questo è ciò che abbiamo voluto raccontare ai bambini, li vogliamo emozionare con un’esperienza sensoriale articolata che permetta loro di riflettere su un ingrediente quotidiano e su una visuale solita, con occhi nuovi e soprattutto con emozione. Il paesaggio è un patrimonio collettivo, e nel caso dell’olivo anche comunitario. Con questo progetto – conclude De Blasi – vogliamo prima di tutto parlare ai più piccoli, ma anche raccontare al territorio che se non apprezziamo prima di tutto noi stessi questo patrimonio ambientale, creando una comunità sensibile e consapevole, non saremo mai in grado di valorizzarlo anche all’interno di un prodotto”.