Dagli dei all’uomo, viaggio intorno all’olio nel Museo dell’Olivo di Imperia

News  08 Giugno 2017



Tre percorsi tematici per viaggiare attraverso una storia millenaria: la storia dell’olio di oliva. Sono quelli proposti dal Museo dell’Olivo di Imperia, che oltre al percorso classico che si snoda nelle consuete 18 sale, ai visitatori offre anche la possibilità di seguire tre differenti itinerari: “L’umano e il Divino”, “La quotidianità” e “La Ricchezza”. Nel primo, si comincia con la dea Atena, che secondo il mito piantò il primo olivo, per passare all’olio utilizzato nei riti funebri o a quello usato per illuminare le cappelle delle chiese.

Ma non c’è solo questo. Già, perché se la storia dell’olio è, come si vede, strettamente legata a quella delle religioni, anche l’uso comune accompagna l’uomo da sempre. Nel percorso “La quotidianità” dunque, l’olio torna alimento, ma anche unguento per i muscoli degli atleti nella Grecia classica e base per tutti i prodotti cosmetici dell’antichità. Logico che con tanti utilizzi, l’olio da sempre sia anche oggetto di commerci. Ecco allora l’ultimo percorso, “La ricchezza”, che racconta i traffici e gli strumenti d’uso comune intorno all’olio. Per i bambini c’è poi LaboratOlio, uno spazio nel quale i più piccoli potranno scoprire tutti i segreti dell’olio di oliva, imparando e divertendosi grazie all’aiuto del “Professor Olivo”, che li guiderà attraverso un affascinante percorso che svelerà loro i diversi colori, profumi e sapori dell’olio.

Nato dalla passione del Cavaliere del Lavoro Carlo Carli, il museo è stato ideato nell’ormai lontano 1986 ed è stato inaugurato nel 1992, venendo subito premiato nel 1993 come Museo europeo dell’anno. Tuttora le collezioni ospitate in esso – quella archeologica e quella degli argenti ad esempio – trovano sede nell’elegante palazzina liberty degli anni venti di via Garessio, da sempre di proprietà della famiglia Carli. Fra le attività per i visitatori, non mancano quelle dedicate ai più piccoli, come la caccia al tesoro e il “laboratolio”, di cui sopra, ma anche la visita al frantoio e agli stabilimenti, la scuola di cucina e la degustazione.

Notizie specifiche su orari e aperture si trovano sul sito ufficiale.