Il viceministro Andrea Olivero a Chiaramonte Gulfi per il convegno “Un progetto di promozione per l’olivicoltura italiana e siciliana”.

News  19 Settembre 2017



In concomitanza con  la raccolta delle olive, la città di Chiaramonte Gulfi, stimata per la produzione di Olio Extra Vergine di Oliva DOP è pronta ad accogliere l’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”. Nelle giornate di giovedì 21 e venerdì 22 settembre, l’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” e il comune di Chiaramonte Gulfi il cui sindaco Sebastiano Gurrieri è coordinatore delle “Città dell’Olio” in Sicilia, presenteranno “Un progetto di promozione per l’olivicoltura italiana e siciliana”. Si tratta di una Conferenza di presentazione che propone un Programma pluriennale capace di valorizzare le eccellenze siciliane e che coinvolge, tra tutti gli associati, in particolare Chiaramonte Gulfi. Nella giornata di giovedì alle ore 16 nella Sala del Consiglio Comunale di Chiaramonte Gulfi si riunirà il Coordinamento regionale Città dell’Olio di Sicilia e alle ore 17.00 nella Sala Convegni “Leonardo Sciascia”, presenzieranno alla Conferenza di presentazione il Sindaco Sebastiano Gurrieri, il Presidente dell’Associazione Nazionale Enrico Lupi, il Vice Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Andrea Olivero, il Presidente CCIAA  di Catania, Ragusa e Siracusa Pietro Agen, il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa Dario Caltabellotta, il Presidente Olio DOP “Monti Iblei” Giuseppe Arezzo, il Presidente del Distretto Turistico degli Iblei Giovanni Occhipinti e il Dirigente Generale del Dipartimento Assessorato Regionale Agricoltura Gaetano Cimò. La mattinata di giovedì 22 settembre sarà dedicata al Bimboil 2017, un incontro tra le Scuole medie, l’istituto Alberghiero e i rappresentanti delle città dell’Olio d’Italia, con la partecipazione di Carlo Cambi, giornalista enogastronomico di Linea Verde. Alle ore 11 nella sala del Consiglio Comunale, il Consiglio nazionale delle “Città dell’Olio” concluderà la rassegna. In un contesto di produzione regionale e nazionale che richiede maggiore capacità produttiva e una migliore organizzazione commerciale, ambiente e varietà di produzione legati all’identità territoriale, vogliono essere il punto di partenza nella creazione di un sistema di valori che tenga conto di tutti gli attori della filiera olivicola. In un settore prospero di potenzialità, qualità e produzione saranno i termini di una “rivoluzione” necessaria in un progetto che propone di espandersi in altre Regioni italiane.