Usini festeggia l’azienda agricola Ezza che vince l’Oscar delle eccellenze alimentari sarde

News  12 Luglio 2018



La Città dell’Olio di Usini festeggia il prestigioso riconoscimento ottenuto dall’“Azienda Agricola EZZA” dei fratelli Nicola (27enne) e Alberto (23enne). La nuova attività di produzione e imbottigliamento di olio “e.v.o.” (“extravergine d’oliva”), recentemente costituita e operativa dallo scorso mese di maggio, si è infatti classificata al 1° posto nella “categoria Olio” all’importante concorso regionale “Sardinia Food Awards – L’Oscar delle eccellenze agroalimentari sarde” (1^ edizione in Sardegna così come in Piemonte e Puglia e alla 2^ edizione in Toscana), tenutosi a Cagliari lo scorso 9 giugno, manifestazione patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale, dalla “Coldiretti” e dall’ “Accademia dei Geogorfili” di Firenze, nata per celebrare l’impegno e la competenza nel settore agroalimentare sardo. Le categorie di prodotto ammesse al concorso erano 13: birra artigianale, bottarga, conserve, dolci, formaggi, liquori, miele, olio, pane carasau, pasta, salumi, vino e, per la “categoria speciale” i  “Ristoranti”. Il Vice Sindaco e Assessore all’Agricoltura del Comune di Usini, Giovanni Antonio Sechi, oltre agli auguri inviati ai due giovani imprenditori a nome dell’Amministrazione Comunale guidata dal giovane Sindaco Antonio Brundu, rimarca l’importanza del premio ottenuto dai f.lli EZZA: “potrebbe servire da stimolo ad altri giovani per creare nuove attività produttive, magari unendosi per meglio sostenere i costi. L’augurio è che anche il settore oleario, con i suoi circa 450 ettari olivetati, possa diventare un altro settore trainante dell’economia locale (al momento le aziende olearie che imbottigliano sono solo 2: “CARPANTE” ed “EZZA”), così come avviene nel consolidato settore enologico che, grazie alle 9 aziende vinicole locali che producono circa 700 mila bottiglie di vino, soprattutto “Cagnulari” e “Vermentino”, consente ricavi per circa 3 milioni di euro, cifre di tutto rispetto per la nostra economia e anche per l’occupazione che questo settore riesce a garantire in questo periodo non certo favorevole per i nostri giovani. Proprio per questi motivi la nostra Amministrazione Comunale ha scelto il vino quale attrattore turistico, culturale ed enogastronomico per la presentazione del progetto di sviluppo territoriale condiviso con altri Comuni del “Coros” e dell’“Anglona”, nell’ambito della programmazione territoriale studiata, elaborata e condivisa con l’Assessorato alla Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna in osservanza a quanto previsto dal “Piano Regionale di Sviluppo (“P.R.S.”) 2014-2019. Siamo anche a buon punto con la conclusione dell’iter amministrativo-burocratico per la creazione di un marchio di denominazione comunale (“De. Co.”) che potrà essere utilizzato soprattutto dalle aziende vinicole, olearie e pastifici. Questo marchio consentirà una maggiore visibilità e uno specifico riconoscimento dei nostri prodotti e del nostro territorio, già inseriti in altre Denominazioni che comunque non vanno in contrapposizione con quella comunale. Grazie alla programmazione territoriale il nostro Comune riceverà un milione e 512 mila euro per opere pubbliche riservate a “Corte Diaz”, il completamento e ampliamento delle ippovie comunali e la riqualificazione della Chiesa di “Santa Croce” proprio nell’ottica dello sviluppo turistico sinergico tra le varie componenti (enoturismo, enogastronomia, ambiente e paesaggio, cultura e storia). Nello specifico, per quanto riguarda “Corte Diaz”, abbiamo proposto interventi strutturali con il progetto “Le Corti e le cantine del Cagnulari”: l’ipotesi di intervento prevede il restauro, la riqualificazione e messa a norma delle strutture e degli spazi della “Corte” che sino alla prima metà del 1900 ha funzionato come vero e proprio centro agricolo; verranno catalogate tutte le attrezzature e apparecchiature presenti nell’area cortilizia e nei locali adibiti alla lavorazione della vite e dell’olivo. Questo recupero architettonico consentirà anche la creazione di nuovi spazi espositivi per la valorizzazione delle aziende olearie e vinicole di Usini, nonché delle altre realtà produttive che basano le loro attività sulla lavorazione e promozione dei nostri prodotti tipici: i carciofi (coltivati nei circa 150 ettari e tutelati dal marchio “D.O.P. Spinoso Sardo”), l’olio extravergine d’oliva (prodotto nei circa 400 ettari comunali olivetati), la pasta artigianale “Andarinos” e le varie specialità dei dolci locali e territoriali.”