Cresce il numero delle eccellenze nel settore agroalimentare di qualità italiano

News  05 Agosto 2021



Nel 2019 il comparto Food dei prodotti Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) conta 300 prodotti, grazie all’ingresso dell’Olio extravergine di Puglia Igp la cui produzione si estende all’intero territorio amministrativo della regione Puglia. Il settore Ortofrutticoli e cereali si conferma quello con il maggior numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg (112 prodotti di cui 36 Dop e 76 Igp), seguono i Formaggi (53 prodotti, di cui 50 Dop, 2 Igp e 1 Stg) e l’Olio extravergine di Oliva (47 prodotti, di cui 42 Dop e 5 Igp). Tra i prodotti di origine vegetale, quasi 105mila ettari di superficie olivicola sono destinati alla produzione dell’Olio Toscano, Olio Terra di Bari e dell’Olio Sicilia. Nel settore degli Ortofrutticoli e cereali primeggia, in termini di superficie, il Fungo di Borgataro e la Mela Alto Adige o Südtiroler Apfel. I produttori di qualità in Sardegna rappresentano il 22,2% del totale nazionale e gestiscono quasi il 43% degli allevamenti. Tra i prodotti zootecnici cui fa capo il maggior numero di allevamenti si confermano il pecorino romano, il pecorino sardo e l’agnello di Sardegna. Oltre il 41% dei produttori si trova nelle aree meridionali. Nella sola Sardegna opera il 22,2% del totale dei produttori, seguono la Toscana (14,7%) e il Trentino-Alto Adige (12,8%). La radicata tradizione di queste regioni in alcune produzioni di qualità ha favorito lo sviluppo e l’incremento della loro specializzazione. In Sardegna è particolarmente forte la produzione lattiero-casearia e quasi il 74% dei produttori della regione è attivo nel settore dei formaggi. In Toscana è molto diffusa l’attività olivicolaolearia (dei 12.029 produttori della regione, 10.232 sono nel settore degli Oli extravergine di oliva: pari a circa l’85%) mentre in Trentino-Alto Adige quasi l’89% dei produttori della regione opera nel settore ortofrutticolo. A conferma della ‘tipicità’ dei territori, gli allevamenti sono presenti soprattutto in Sardegna (42,9% delle strutture), in Lombardia (12,3%) e in Emilia-Romagna (9%). La superficie agricola è destinata quasi esclusivamente alla produzione olivicola-olearia e ortofrutticola. Toscana (27,8%), Puglia (20,6%) e Sicilia (13,3%) sono le regioni con la maggior quota di superficie investita in produzioni Dop e Igp rispetto al totale nazionale. All’olio extravergine di oliva è destinato oltre il 95% della superficie utilizzata in Toscana e in Puglia e quasi il 62% in Sicilia (mentre il 36,4% è riservato al settore ortofrutticolo). Nel 2019 gli operatori certificati nel settore agroalimentare di qualità sono oltre 87.000, in lieve calo rispetto al 2018. Torna a salire, dopo il calo registrato nell’anno precedente, la quota femminile fra gli operatori.