A Castelcucco la consegna ufficiale della bandiera delle Città dell’Olio
Domenica 24 ottobre a Castelcucco in concomitanza con la Camminata tra gli Olivi si è svolta la cerimonia di consegna della bandiera delle Città dell’Olio al Comune del trevigiano appena entrato nella grande rete dei territori olivetati italiani che conta ad oggi ben 382 soci. Presenti il sindaco Adriano Torresan e la coordinatrice regionale delle Città dell’Olio del Veneto Rosy Silvestrini. È stata una giornata magnifica ed una cerimonia quella della consegna della bandiera molto emozionante che ha segnato l’ingresso ufficiale del nostro Comune nell’Associazione nazionale Città dell’Olio – ha commentato il sindaco Adriano Torresan – abbiamo festeggiato con una bella camminata sulle colline, con degustazioni di prodotti tipici locali ed abbiamo omaggiato tutti i partecipanti con una cartolina con annullo filatelico dedicato. A tutti i bambini nati nell’anno 2020 abbiamo consegnato una pianta di olivo. Oltre a questo, ho avuto il piacere di partecipare, assieme alla Consigliere Regionale Silvia Rizzotto, all’inaugurazione dell’ampliamento della Cantina Pat del Colmel, un’azienda insignita di numerosi premi e riconoscimenti, fiore all’occhiello di Castelcucco. “È stato un onore e un piacere poter consegnare la bandiera simbolo dell’ANCO proprio in occasione della prima camminata tra gli olivi organizzata a Castelcucco che entra così ufficialmente a far parte del gruppo città dell’olio del Veneto – ha dichiarato Rosy Silvestrini, coordinatrice regionale delle Città dell’Olio del Veneto – Un segnale forte e distintivo che pone le basi per un percorso di cooperazione su temi come la promozione dell’olio di oliva di qualità, la salvaguardia e valorizzazione del paesaggio olivicolo con l’obiettivo di creare nuove opportunità di crescita legate al turismo dell’olio. Un personale ringraziamento va al sindaco Torresan, all’assessore Melcarne e infine a Rosanna Bortolon segretario di zona Coldiretti Asolo per aver sostenuto con determinazione il valore di una rete ampia di comuni a supporto dell’olivicoltura”.
