Arrone, uno dei Borghi più belli d’Italia, è inserito nel Parco Fluviale del Nera, a 6 km dalla Cascata delle Marmore, dove le acque del Velino si tuffano nel Nera con uno spettacolo mozzafiato. La parte alta dell’abitato conserva l’originale struttura difensiva medioevale, con un sistema di torri ed antiche mura che circondano stretti e pittoreschi vicoli, archi in pietra, la Torre civica, alla sommità della quale è nato un ulivo, che insieme alla torre è diventato il simbolo del Comune, la gotica Chiesa di San Giovanni Battista, al cui interno si trovano interessanti affreschi del XV secolo di scuola umbra, che risentono dell’influsso di Filippo Lippi e di Piero della Francesca. L’abside poligonale a volta è sormontata dalla torre dell’orologio con le sue campane, ancora oggi suonate a mano dal gruppo campanari di Arrone. Associazione costituita da musicisti professionisti che si prefiggono di tutelare e promuovere la tradizione musicale campanaria Umbra. Alla base del Castello è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita agli inizi del 1500 con un’abside magnificamente affrescata da Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto. All’interno è presente una Madonna del  Rosario, attribuita a Giuseppe Bastioni, una cena di Emmaus attribuita ad un allievo del Caravaggio e pregevoli sculture in terracotta invetriata del XVI secolo. Arrone si può definire la patria degli sport a contatto con la natura (canoa, rafting, trekking, arrampicata, mountain bike, equitazione), grazie alla privilegiata posizione immersa in un incontaminato ambiente naturale attraversato dal Fiume Nera. Da visitare il suggestivo Borgo di Casteldilago, il cui nome deriva dalla presenza di un  lago su cui anticamente si specchiava fino al XV secolo. Il paese poggia su una parete rocciosa, alla cui sommità sorge la Chiesa parrocchiale di San Valentino, in onore del Santo che fu martorizzato nel  273 d.C. lungo la via Flaminia. La chiesa edificata tra il VII ed VIII secolo, durante il dominio Longobardo di Spoleto, è stata interessata da numerosi interventi di modifica strutturale, sin dagli inizi dell’ottocento. La facciata è ornata da un portale del ‘500 con una lunetta al cui interno è affrescata una Madonna con Bambino. Durante i lavori di consolidamento, conseguenti al sisma del 1997, è stata riscoperta la parete destra, lungo la quale  sono tornati alla luce affreschi del XVI secolo e due cappelle: la prima dedicate al martirio di San Sebastiano e la seconda a San Giovanni Evangelista, i cui affreschi sono stati attribuiti ad un pittore chiamato Maestro di Casteldilago che risente dell’influsso di Benozzo Bozzoli. A mezza costa la Chiesa di San Nicola, con portale del 1500, sormontato da un campanile a vela, costruita su una primitiva chiesa romanica. All’interno un ciclo omogeneo di pregevoli affreschi ex voto, attribuiti a Giovanni di Pietro dello “Lo Spagna” ed alla sua scuola. Di notevole interesse è il Museo delle Ceramiche, che conserva maioliche di ottima qualità, decorate con stemmi delle principali famiglie nobili che hanno amministrato il borgo (Orsini, Lauri, Medici, Clementini), rinvenute insieme a numerosi oggetti di uso comune, resti alimentari, oggetti in metallo e pezzi di vetro all’interno di un butto, utilizzato come discarica. Nei dintorni vale una visita anche il Santuario della Madonna dello Scoglio, su un’imponente roccia a strapiombo da cui si gode una vista spettacolare della Valle della Nera. Tra le eccellenze enogastronomiche tipiche ricordiamo l’olio extravergine d’oliva, il tartufo nero e i salumi.

 

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