Il caratteristico borgo di Blera si trova nello splendido e affascinante ambiente collinare della Tuscia, a sud di Vetralla. Denominata Bieda fino al 1952, sorge su un costone di tufo che domina la valle del Torrente Biedano. Quest’ultima si presenta come un vero e proprio orrido che si può ammirare dall’alto percorrendo il Ponte della Rocca con cui la provinciale 41 entra nel borgo. Le origini di Blera sono databili intorno all’VIII-VII secolo a.C., come dimostrano le numerose necropoli site intorno all’abitato. Sebbene sul pianoro della città siano stati rinvenuti resti attribuibili ad un importante insediamento della tarda età del bronzo, l’abitato storico non sembra prosperare in diretta continuità con quello. Il cuore più antico del borgo ha come caratteristica quella di svilupparsi intorno ad un asse centrale corrispondente con Via Roma e Via Claudia. Percorrendo questa vie ci si accorge subito di trovarsi in un tipico borgo della Tuscia fatto di intricati vicoli e vicoletti impreziositi dai profferli, le tipiche scale esterne di accesso alle case. Inoltre, percorrendo tutta Via Roma si può ammirare una delle porte di accesso all’antico borgo: Porta Marina. In realtà, per accedere a Blera, un tempo esisteva un’altra porta, Porta Romana, andata completamente distrutta. Sempre su Via Roma, si trovano gli edifici più rilevanti, primi fra tutti il Palazzo Colonna e la Chiesa di Santa Maria Assunta e San Vivenzio, all’interno della quale si trova la tomba del Santo. Da notare, inoltre, le caratteristiche abitazioni costruite in tufo che rendono l’ambiente particolarmente rustico e medievaleggiante. Quindi, questo borgo, seppur di piccole dimensioni, offre notevoli spunti di visita. Da non perdere assolutamente è la parte di Blera più nascosta, quella in cui possiamo ammirare cunicoli e grotte scavate nel tufo che in passato venivano utilizzate come magazzini, rimesse, stalle e cantine. Nella seconda domenica del mese di settembre tra le vie del paese si svolge la Festa della Madonna della Selva.  In questo rito popolare un’immagine sacra viene accompagnata lungo la via Clodia per raggiungere la Chiesa Madonna della Selva. Questa chiesa, in tempi antichi luogo di eremitaggio, sorge su una collina circondata da boschi.

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