Città antichissima Canosa, centro dauno fiorente fin dal VII secolo a.C., tanto ricco e potente da allearsi con Roma, e da diventare per Roma un nodo strategico importantissimo, una città con la quale scendere a patti, e poi città federiciana, retroguardia delle Saline e avamposto dell’Impero E come una spugna il sottosuolo di Canosa, depositario delle tracce preziosissime di questa storia, le ha nel tempo prima assorbite e poi rilasciate, a poco a poco e fino a oggi. Certo è che la «storia archeologica», la storia sotterranea di Canosa, è ormai diventata quella ufficiale: troncata, in qualche modo congelata, dalla fine dell’Impero Romano. Come se dopo quella sequenza di secoli così ricchi, così spostata in avanti rispetto all’inizio della storia delle altre città di questo territorio, Canosa non fosse storicamente più esistita, se non proiettata nell’immagine di quelle glorie passate. Ma è proprio questa la sua peculiarità, e in questo risiede il fascino indiscusso di questi luoghi: nel fatto di costituire essa stessa una specie di museo, non racchiuso in stanze ma fatto di continui affioramenti, improvvisi e imprevisti, come se l’importanza di quel passato chiedesse di volta in volta, anche ai giorni nostri, un «pedaggio» alla modernità.

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