Norma, si trova a strapiombo su di un antica rupe calcarea, originata da una faglia, le origini dell’attuale centro storico risalgono all’alto medioevo dopo che la città romana Norba fu abbandonata. Si trova citata già a partire dal 741 d.C  quando l’imperatore greco Constantino V donò  Ninfa e Norma al papa Zaccaria. La sua storia è inoltre legata a differenti famiglie che si sono alternate nel tempo dai Conti di Tuscolo passando per i Caetani e i Borghese. Il suo sviluppo più grande si ebbe grazie ai Caetani che ampliarono e ricostruirono l’abitato. Il piccolo centro storico di Norma può essere diviso quasi in due parti quella che si stende lungo il corso e la parte più antica all’interno dell’antica cerchia di mura.  Il fascino di questo antico borgo lo ritroviamo nelle caratteristiche viuzze,vicoli stretti, scalinate e numerosi elementi medievali come portoni,archi e molto altro ancora. All’interno del borgo tra le prime attrazioni la fontana di Largo Caio Cestio realizzata con pietra locale nel XIX secolo, simile per la forma ad alcune altre fontane che si trovano nella zona. Troviamo poi la chiesa della Santissima Annunziata o Madonna del Rifugio che conserva un quadro che si pensa fosse quello usato nelle missioni popolari da padre Baldinucci,missionario che nel XVIII operò sui monti lepini, nascosta tra le vie del borgo antico troviamo poi la chiesa di San Rocco costruita nel 1703 ed infine la chiesa della Madonna del Carmine o chiesa nuova che si trova agli inizi di piazza Roma nelle vicinanze della porta principale Taloccio.

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