Situato sul versante sud-orientale del Monte Amiata, Piancastagnaio sorge, probabilmente nel X secolo, come villaggio agricolo fondato dagli abati dell’abbazia del San Salvatore.
Nel corso del Duecento e Trecento la storia di Piancastagnaio si intreccia con quella di Orvieto, Siena e Pitigliano, passa alternativamente sotto la signoria di questi tre contendenti finché viene acquisita dalla Repubblica di Siena tra il 1415 e il 1430. Nel 1465 il Consiglio Generale della Repubblica provvedere a innalzare la Rocca e fa costruire una nuova cerchia di mura.
Il centro storico di Piancastagnaio è di forma circolare e si sviluppa a ventaglio per successivi avvolgimenti. Il paese si allunga a valle, dove lungo il piano di contatto tra le rocce tranchitiche e quelle argillose, sono numerose le fonti d’acqua.
Il primo nucleo del castello era formato dal sistema difensivo della Rocca e dalle mura che, partendo dalla Rocca, si congiungevano alla scogliera rachitica sulla quale sorge la chiesa piovana di S. Maria Cuntaria. Successivamente si sviluppò un borgo a valle.
Oggi le mura sono in gran parte scomparse, inglobate in abitazioni. Restano visibili, oltre alla Rocca, altre tre torri, due semicircolari e una quadrata. Rimangono ancora ben conservate la Porta principale, a fianco della Rocca, e altre tre porte: Porta Romana, Porticciola, Porta di Voltaia. Delle antiche costruzioni resta anche il palazzo pretorio situato in Piazza dell’Orologio.