Presicce è un piccolo comune situato nel territorio delle Serre Salentine, nel Capo di Leuca, a 62 km dal capoluogo provinciale. E’ posizionato in una vallata particolarmente ricca di acqua e dominato dalla Serra di Pozzo Mauro, caratterizzata da terrazzamenti e muretti a secco lungo i pendii, e ricoperta di macchia mediterranea, distese di uliveti secolari, pini e specie arbustive di querce spinose.  Il territorio di Presicce ha la peculiarità di avere  un maggior numero di trappeti a grotta. La “città sotterranea” annoverava nel 1745, secondo il Catasto Onciario, 17 “trappeti per triturar olive ”. Gli archeologi industriali considerano la cittadina un esempio unico ed un caso eccezionale perché costituisce la “Città degli Ipogei”. Oggi, l’olivicoltura presiccese rappresenta la maggiore coltura sul territorio. Il mantenimento degli impianti secolari e non, ha consentito a questa comunità di conservare, oltre che una tradizione e una cultura, anche numerosi posti di lavoro e attività nel settore. Un particolare esempio di significatività è dato, inoltre, dalla buona rete di collegamento stradale, che permette un agevole percorrenza nelle stradine di campagna, caratterizzate dalla presenza massiccia di muretti a secco e dalle tradizionali costruzioni, le “pajare”, utilizzate in origine come stanze per dormire.  L’olivicoltura presiccese è considerata come olivicoltura di pianura e assume la facies di coltura altamente specializzata: nei terreni migliori essa è costituita da impianti anche di notevoli superfici, con sesti ampi, ma regolari e spesso derivanti da antiche, iniziali consociazioni con la vite; nei terreni più poveri i sesti diventano irregolari e la densità di piantagione si abbassa notevolmente. Gli olivi tradizionali di Presicce si caratterizzano, per la maggior parte, per l’ altezza degli alberi, l’ ampio diametro della chioma, il tronco generalmente sottile in proporzione e le ridotte dimensione della drupe.  Alcune realtà locali, specializzandosi nel settore, hanno negli anni impostato una conduzione degli oliveti che permette un ampio impiego della meccanizzazione.  L’ area si mantiene integra e oggi si punta sulla valorizzazione delle risorse agricole e dei suoi beni culturali. Parte delle Serre mantiene con maggiore integrità i caratteri unificanti del paesaggio agrario salentino, particolarmente suggestivo in un alternarsi di pietre e alberi di ulivo. Ciò è stato anche possibile grazie al Regolamento Edilizio adottato dal Comune di Presicce che non permette l’ urbanizzazione diffusa, non controllata e in alcuni casi abusiva, come succede passeggiando nei territori limitrofi.

Acquarica di Lecce, frazione di Vernole, è l’inizio di un viaggio su percorsi che uniscono memoria, cultura e storia, in una terra del Salento, dove la storia sembra essersi cristallizzata nel disegno stesso del paesaggio. La pietra affiorante dal terreno ha accompagnato l’uomo fin dall’età più antica. Con la pietra sapientemente lavorata, l’uomo ha stabilito un legame forte e intrinseco con la terra con i menhir, le specchie e le tombe; l’uomo ha costruito i muri a secco di cinta dei suoi terreni e ha trovato un valido aiuto nella pietra realizzando i monumentali pajari. Acquarica si trova vicino Lecce e gli ulivi secolari la separano dal mare; la terra d’Otranto ha subito dal subito dal mare le incursioni turche ottomane e la popolazione della fascia costiera ha difeso il proprio territorio con la costruzione di case-torri, fortificando le mura del villaggio e le masserie; il castello di Acquarica e il meraviglioso e rinascimentale castello di Acaya, opere dell’architetto militare Giangiacomo dell’Acaya. Il visitatore che vuole vivere la bellezza e il fascino del paesaggio pieno di storia e natura a pochi passi dal mare, ha un’offerta ricca e variegata di strutture ricettive dove soggiornare in totale relax. Ogni bed & breakfast sul territorio di Vernole è vicino a Lecce alla Riserva naturale Le Cesine e il visitatore può scegliere di ammirare le acque cristalline che circondano il Salento e sentire l’autentica anima musicale popolare della pizzica.

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