Santadi è un centro sulcitano, a 60 chilometri da Cagliari, nel sud-ovest della Sardegna, con tante peculiarità: grotte naturali e foreste, tradizioni enogastronomiche e archeologia. Si adagia in una fertile pianura, suddiviso dal rio Mannu in due nuclei urbani. Santadi è un paese del basso Sulcis di tremila e 500 abitanti, forte di una tradizione vinicola giunta ai vertici mondiali grazie al carignano. Ottimi sono anche i formaggi e prelibati i pani tipici cotti nel forno a legna: civraxiu, su coccoi, pane con ricotta e gerda (lardo di maiale). I dolci variano con le festività: amaretti, gueffus e pardulas. Buonissimi anche miele e olio d’oliva. La parte alta del paese si articola attorno alla parrocchiale di san Nicolò, risalente al XV secolo e ricostruita nell’Ottocento. In centro scoprirai le usanze sulcitane nella casa-museo sa Domu Antiga. Da visitare anche i musei del Libro e delle bambole. La manifestazione per eccellenza, a inizio agosto, è il Matrimonio Mauritano, con un cerimoniale improntato ad antiche tradizioni rurali. I carri addobbati e trainati da buoi accompagnano gli sposi vestiti in abiti tradizionali, seguiti da un corteo nuziale di gruppi folk di tutta l’Isola. A fine cerimonia, si celebrano riti beneauguranti.

 

 

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