Tra i centri urbani più interessati della Sardegna troviamo Sassari e il suo pittoresco centro storico che presenta elementi architettonici medievali, romanici, gotici, rinascimentali nonchè barocchi. Sassari è ben collegata con l’Italia grazie all’aeroporto di Alghero che si trova a soli 30 chilometri dal centro città. Ricco di edifici religiosi, tra cui spicca la Cattedrale di San Nicola1, la Chiesa di Santa Maria di Betlemme2, vanta anche eleganti palazzi, tra cui alcuni rari esempi di architettura rinascimentale sarda, e conserva su Corso Trinità un tratto della cinta muraria distrutta nel XIX secolo. La piazza principale è la monumentale Piazza Italia3, circondata da palme e su cui si affaccia il neogotico palazzo Giordano, e, poco lontano, si trova la principale attrazione cittadina, il Museo Nazionale Sanna4, il secondo polo archeologico della Sardegna dopo la Cittadella dei Musei di Cagliari. Interessante anche la Fonte Rosello, una fontana di marmo costruita agli inizi del XVII secolo e ornata di statue. Intorno al nucleo antico e alle sue tortuose stradine si trova la zona nuova con ampie strade ortogonali e vaste piazze. Tra le strutture religiose più interessanti di Sassari troviamo il duomo di San Nicola, un imponente edificio dall’architettura poco coerente ma pregevole. Già presente in alcuni documenti del 1135, il duomo mantiene dell’originario stile romanico solo i 4 ordini superstiti della torre campanaria, gli elementi più antichi che si possono ammirare. Nel 1756 il campanile venne infatti sopraelevato e sormontato con una piccola cupola. Ampliata tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secondo gli stilemi architettonici del gotico-catalano, la cattedrale subì nel Seicento grossi interventi di ristrutturazione. A quel periodo risale la facciata in stile barocco, a 3 ordini. Tra le più importanti realtà museali della Sardegna troviamo il Museo archeologico nazionale Giovanni Antonio Sanna, ospitato all’interno di un palazzo che ricorda un tempio classico realizzato tra il 1926 e il 1932 in pieno centro. I reperti, esposti in 7 sale simmetriche tipiche della concezione museale dell’800, coprono un lasso di tempo che va dalla preistoria all’età classica con una sezione particolarmente ricca dell’epoca nuragica di cui sono proposte interessanti ricostruzioni delle due tipologie costruttive, a corridoio e a tholos. Interessanti anche la sezione dedicata alla foresta pietrificata dell’Anglona e la sala dedicata all’importante tempio prenuragico di Monte d’Accodi. Il nucleo di partenza del museo furono i 250 elementi della collezione privata del concessionario delle miniere di Montevecchio Sanna e i reperti provenienti dai primi scavi dell’inizio dell’Ottocento nel sito della colonia romana di Turris Libisonis a Porto Torres.

 

Guarda la gallery