Il Comune di Villamassargia, sorto sulle pendici del monte Exi, cono vulcanico sulla sommità del quale vi è un nuraghe monotorre, incavato, presenta tutte le caratteristiche di un antico borgo di agricoltori e di allevatori. L’incredibile quantità di luoghi storici che affiorano tra panorami montani di soggiogante bellezza, rende il territorio villamassargese assai affascinante per il turista. Soprattutto nel periodo da novembre a maggio, quando le piogge ridanno le mille sfumature a quel magico verde di cui solo la Sardegna sa vestirsi. Visitare la foresta di Orbai in pieno inverno, quando le gocce di rugiada ghiacciata trasformano i rossi frutti del corbezzolo in ninnoli luccicanti che ammaliano nelle gallerie tremolanti dei lecci, tra balenii di smeraldi vegetali, mentre si ode il grido alto della poiana, veleggiante nei vortici delle terse correnti ascendenti dalla gola di Sa Furcona Manna, è un ripercorrere sensazioni sconosciute per chi vive in città ma, ciò non di meno famigliari, perchè registrate in tempi atavici.Molti sono i portali tipici dei Massai dell’epoca aragonese che ornano le sinuose viuzze del centro storico. Due sono le chiese da visitare: la Madonna del Pilar e la Madonna della Neve (la parrocchiale). In ambedue s’individua la mano del capomastro trecentesco Arzocco di Garnax anche se i caratteri stilistici sono diversi. La prima presenta la classica e severa facciata gotica-romana, pur ingentilita da uno svettante campanile a vela.

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