Le città dell’Olio della Puglia esprimono preoccupazione per le conseguenze della gelata

Il Fatto  19 Novembre 2018



“Non ci sono calamità di serie A e calamità di serie B – Le città dell’Olio della Puglia esprimono preoccupazione per le conseguenze della gelata sul comparto olivicolo-oleario messo in ginocchio.” Alla grave “epifitia” generata dalla “Xylella fastidiosa” che sta diffondendosi in modo preoccupante dopo aver colpito gravemente il Salento, si sono aggiunte le conseguenze dell’eccezionale gelata che ha colpito la nostra olivicoltura ormai in ginocchio. A nome delle Città dell’Olio della Puglia, sollecito il Governo Conte ed il Ministro Centinaio ad intervenire per il riconoscimento dello stato di calamità e conseguenti benefici, a favore degli olivicoltori pugliesi. La situazione è più che mai critica non solo per la scarsa produzione olearia, sulla quale invitiamo lo stesso Governo a vigilare e accertare le effettive produzioni di olio italiano in commercio per contrastare frodi e manipolazioni, ma anche sotto il profilo economico-finanziario e sociale per le conseguenze subite da migliaia di aziende olivicole con una considerevole riduzione di giornate di lavoro ed un danno economico stimato in diverse centinaia di milioni di euro. Ritengo, a nome delle Città dell’Olio della Puglia, di dover lanciare l’allarme per le gravi ripercussioni che si stanno generando da nord a sud della nostra regione oltre le legittime preoccupazioni per lo stato attuale in cui versa l’olivicoltura pugliese non solo a causa della pericolosa “Xylella” ma anche per le conseguenze di una gelata, che lo stesso Governo ritengo stia sottovalutando, non avendo compreso la portata dei danni, i cui effetti si riverberanno inevitabilmente anche sulle prossime campagne olivicole. Per tutte queste ragioni, in qualità di vice Presidente e coordinatore della Puglia delle Città dell’Olio, invito il Governo regionale ed il Governo nazionale, ciascuno per le proprie competenze,  ad adottare gli urgenti provvedimenti del caso, ad iniziare dalla deroga alla Legge 102/2014 con un apposito stanziamento di fondi che possa venire incontro finanziariamente agli olivicoltori che oltre a dover far fronte alla perdita  di reddito, dovranno anche affrontare maggiori costi non solo per le necessarie cure colturali straordinarie che comprendono anche i costi di sostituzione delle piante d’olivo  colpite dalla gelata, senza considerare le ripercussioni economiche e sociali subite dalla categoria dei lavoratori agricoli, in termini di perdita di giornate lavorative le cui conseguenze si possono lasciare immaginare.