Vacanze: 1 persona su 5 sceglie in base al cibo

Il Fatto  22 Luglio 2019



E’ il cibo la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismo, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato nel 2019 in oltre 27 miliardi all’anno, il massimo storico di sempre. A rilevare il dato di mercato è Coldiretti con lo studio “La vacanza Made in Italy nel piatto” diffuso con l’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano con diecimila agricoltori al Castello Sforzesco. Dall’analisi emerge che il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% è uno dei criteri su cui basare la propria preferenza, mentre un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame. Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale, sottolinea la confederazione agricola, mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria. Il resto si affida alla cucina internazionale.  Dal report emerge poi che l’enogastronomia vince anche tra i souvenir con il 42% dei turisti che sceglie un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura. Il fenomeno vale circa 3 miliardi di euro. Bene anche il “ricordo virtuale” con quasi un vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortale i cibi che ha mangiato.

FONTE: ANSA