Spighe Verdi 2019: sette le Città dell’Olio premiate 

Il Fatto  29 Luglio 2019



Sono sette le Città dell’Olio che hanno ottenuto le ‘Spighe Verdi’ 2019. Il prestigioso riconoscimento – una sorta di ‘Bandiere Blu’ dell’agricoltura che premiano e certificano la qualità ambientale e le buone pratiche di sostenibilità dei comuni rurali seguendo un iter procedurale, certificato Iso 9001-2015.  Tra di esse alcune importanti conferme: Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci (Toscana); Massa Lubrense (Campania), Lavagna (Liguria) e Montefalco (Umbria); ed una importante new entry, la città dell’Olio di Andria (Puglia). Ben 7 comuni a vocazione olivicola entrano dunque nella prestigiosa classifica di Fee Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura, che quest’anno ha premiato ben 12 comuni in più rispetto all’edizione 2018, che ne aveva premiati 31 e in 13 regioni, una in più rispetto alla precedente edizione (il Trentino Alto Adige con il comune di Cavareno). In questa quarta edizione sono ben 12 le new entry (contro le 5 lo scorso anno). Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche, Toscana e Piemonte, tutte con 6 località. Mentre la regione che è cresciuta di più è stata il Piemonte con ben 5 comuni in più rispetto allo scorso anno. “Anche quest’anno le nostre Città dell’Olio si sono distinte per sostenibilità dei territori investendo sulla conservazione del suolo, delle aree naturalistiche e quindi anche del paesaggio olivicolo – ha dichiarato il presidente delle Città dell’Olio Enrico Lupi – per i nostri territori le “Spighe Verdi” sono un riconoscimento dall’alto valore simbolico ma anche una opportunità per promuovere il turismo di qualità che cui auguriamo possa essere sempre più legato all’olio extravergine e al paesaggio olivicolo, quale patrimonio culturale da difendere e valorizzare”. Le Spighe Verdi 2019 sono state annunciate a Roma da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura, lo scorso 25 luglio. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento. Molti gli indicatori presi in considerazione. Si va dall’educazione allo sviluppo sostenibile; dal corretto uso del suolo; alla sostenibilità e innovazione in agricoltura; dalla qualità dell’offerta turistica; e ancora alla raccolta differenziata e alla cura dell’arredo urbano.