Città dell’Olio della Sardegna: intervista ad Elio Sundas Coordinatore regionale

Il Protagonista  11 Settembre 2019

Con l’intervista ad Elio Sundas, Coordinatore regionale delle Città dell’Olio della Sardegna inauguriamo la nuova edizione della nostra rubrica “Il Protagonista”. Un’occasione per approfondire la conoscenza delle Città dell’Olio di tutta Italia attraverso lo sguardo dei loro Coordinatori regionali a partire dall’importante lavoro che insieme alla loro squadra svolgono quotidianamente nella loro Regione. Sono infatti, i Coordinamenti regionali, il motore propulsivo della nostra Rete per la capacità che hanno di diffondere le attività dell’Associazione nazionale sui territori e promuovere la cultura dell’olio extravergine di oliva in tante manifestazioni e occasioni di approfondimento costruite con le realtà locali. 

Iniziamo l’intervista, in una maniera un po’ insolita, mettendola sul personale. Ci racconta qualcosa che la lega intimamente all’olio Evo della sua Regione? Un ricordo d’infanzia, un aneddoto curioso, un’esperienza che ha vissuto…

Un’immagine un po’ sfuocata ma molto viva nella mia mente, mi riporta alla mia infanzia, fine anni ’50 (io sono del 1953!) quando mio nonno paterno gestiva un vecchio e antico frantoio oleario la cui macina veniva movimentata da un cavallo ed il “servizio” era rivolto a tutti i produttori del circondario, a quei tempi non tantissimi ma molto attivi. Il compenso per mio nonno era rappresentato da una piccola percentuale di prodotto e ironia della sorte, quello stesso frantoio ho avuto modo di acquisirlo a patrimonio del mio Comune nei primi anni 2000 in qualità di Sindaco ed è attualmente inserito in un circuito, assieme agli uliveti e ai frantoi moderni, che possono essere visitati in occasione della manifestazione annuale di “Pane e Olio “ a fine novembre. Questo per dire che fin dalla nascita, ho avuto un rapporto molto stretto con l’ulivo e la campagna. 

Ci racconta un’esperienza legata all’olio che consiglierebbe a tutti di vivere nella sua Regione?

Pensando ad una esperienza vissuta già più volte, mi sentirei di consigliare una visita a Seneghe in occasione del Premio Montiferru che si svolge da oltre 25 anni ed è rivolto non solo a oli sardi ma nazionali ed anche europei ultimamente. Seneghe, socio fondatore Città dell’Olio, è un piccolo paese del Montiferru, in provincia di Oristano, di1800 abitanti noto oltre che per l’olio, anche per la poesia, la cultura e le sue caratteristiche case in pietra locale.

    

Ci descrive un luogo o più di un luogo della sua Regione legato all’olio, che ci porterebbe a visitare?

I luoghi della Sardegna legati all’olio extravergine d’oliva sono diversi, e le 30 Città dell’Olio ne rappresentano uno spaccato importante; vanno dal Nord al Sud passando per il Centro dell’Isola ed ogni territorio si diversifica per tipo di cultivar – bosana, semidana-nera di Oliena principalmente al Nord e oristanese – nera di Gonnos, tonda di Cagliari, nera di Villacidro, Pizz’e carroga alta Marmilla, Campidano di Cagliari, Sulcis Iglesiente. Sono degni di nota poi i paesaggi olivetati come l’oliveto storico S’Ortu Mannu a Villamassargia, uliveti secolari di Genuri e dintorni, la valle del Lanaittu ad Oliena. I frantoi oleari sono distribuiti in tutto il territorio e negli ultimi anni si sono particolarmente evoluti con una maggiore concentrazione nei territori di Alghero e di Villacidro.

Quale è il piatto tipico preparato con il vostro olio, che preferisce?

Per quanto mi riguarda, il nostro olio extravergine di oliva esprime il meglio di sé negli spaghetti alla bottarga e nel carciofo spinoso consumato crudo, la cui produzione in Sardegna è abbastanza diffusa.

Le domande bizzarre sono finite. Ora cominciano quelle serie. Nella sua Regione ci son diverse Città dell’Olio, che cosa significa per i questi Comuni far parte di una rete nazionale di territori a vocazione olivicola? 

Si ormai in Sardegna si sono superati i 30 soci e tutti i territori vocati sono sono adeguatamente rappresentati e mi pare di poter dire che si è ben capita la filosofia dell’Associazione che offre tante e diverse opportunità: diffondere, con i vari progetti messi in campo, la cultura e la conoscenza dell’evo ed il suo utilizzo, far conoscere sempre di più i paesaggi ulivetati, anche con la Camminata tra gli Olivi, di recente istituzione, l’ultima domenica di ottobre di ogni anno.

Nel suo ruolo di coordinatore, quale pensa che siano le sfide più importanti da raccogliere, a breve, a medio e a lungo termine?

Ritengo necessario e importante mettere in rete tutti i Comuni soci e dialogare in modo incisivo con incontri, convegni, tavole rotonde, coinvolgendo i produttori per avviare una collaborazione volta alla maggior diffusione possibile dell’evo nei ristoranti del territorio.

Quale è il primo degli obiettivi realizzati o da realizzare? 

La prima sfida, ormai raggiunta, è stata quella di incrementare il numero di soci ed in seconda battuta quella di coinvolgere le Istituzioni Regionali. 

Chiudiamo con una domanda politicamente scorretta. Quale olio EVO di un’altra Regione ci consiglierebbe? 

Per le conoscenze che ho acquisito nell’ultimo periodo mi sento di consigliare l’evo ligure e quello pugliese.

 

 

 

Elio Sundas nato a Santadi in provincia di Cagliari dove è titolare dell’omonima Farmacia dal 1985. Attualmente è sindaco di Santadi, carica che ha ricoperto già nel 2000 e nel 2010. È stato Presidente del Consiglio Provinciale Iglesias dal 2010 al 2013.