Il Presidente Città dell’Olio Michele Sonnessa è il Vice Presidente Vicario di Re.Co.Med 

Il Fatto  17 Gennaio 2023



Il Presidente Nazionale delle Città dell’Olio Michele Sonnessa è il Vice Presidente Vicario di Re.Co.Med, la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo. Ad eleggerlo è stata l’Assemblea annuale che si è svolta a Kalamata in Grecia e che è stata anche l’occasione per lanciare il Primo Forum Oleoturismo Mediterraneo, l’attesissimo meeting euromediterraneo sull’olivicoltura e l’oleoturismo che si terrà in Italia.

“La cooperazione dei Paesi del Mediterraneo sul tema della valorizzazione della cultura olivicola deve essere sempre più forte e concreta in quanto è un Patrimonio del Mediterraneo che dobbiamo difendere e promuovere esaltandone le origini storiche ed identitarie – ha dichiarato Sonnessa – siamo pronti a realizzare il Primo Forum Oleoturismo Mediterraneo in Italia e stiamo lavorando per poterlo ospitare in Basilicata. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e proporre nuove iniziative volte ad accrescere l’interesse dei consumatori del mondo sui valori ambientali, storici, salutistici, gastronomici e culturali di una coltura millenaria nella sua culla originaria: il Mediterraneo”.

Nel Mediterraneo viene prodotto oltre il 90% della produzione mondiale di olio di oliva anche se secondo le stime più recenti ci sarà nella campagna 2022-23 un calo importante, in particolare riferito alla produzione in Unione Europea di circa -35%. Questo decremento porterebbe la produzione di olio di oliva comunitaria a scendere a 1,5 milioni di tonnellate (fonte: Copa-Cogeca). In tale scenario, i paesi più colpiti sono anche i due principali produttori comunitari di olio: Spagna e Italia. Più precisamente, la riduzione tendenziale attesa per il paese iberico è del -46%, una percentuale in linea con quella di Portogallo (-40%) e Francia (-44%). La produzione di olio d’oliva dell’Italia dovrebbe invece attestarsi intorno alle 300.000 tonnellate, ossia il 30% in meno rispetto all’anno scorso. In controtendenza è solo la Grecia (+29%), che però parte da livelli produttivi più bassi rispetto agli altri due paesi Ue affacciati sul Mediterraneo. Nei Paesi extra-UE brillano la Tunisia con 240mila tonnellate, il Marocco con 200mila tonnellate e l’Algeria con 98mila tonnellate, rispettivamente +71%, +25% e +39% rispetto alla campagna precedente (fonte: COI).

Nel corso dell’Assemblea c’è stato anche il passaggio di testimone tra Spagna e Grecia alla presidenza della Rete. Presidente per i prossimi due anni sarà, infatti, George Karabatos alla guida della Fondazione Strade Olio Messinia.

In Assemblea, è stato fatto anche il bilancio dell’ultimo anno ed è stato proposto l’ingresso del Portogallo attraverso l’Associazione Appidat. Appena eletto George Karabatos ha dichiarato di assumere l’incarico “con grande entusiasmo” e con l’obiettivo di “promuovere il lavoro della Rete con azioni concrete basate su nuovi progetti europei, nonché ampliare la rete con l’incorporazione di paesi come la Francia, la Libia e l’Egitto”.

L’Assemblea è stata preceduta da un seminario sulla olivicoltura nella Regione di Messina con il saluto del Vice sindaco di Kalamata George Favas e ha anche approvato un progetto di oleoturismo nell’ambito dell’iniziativa europea ENI CBC Med e la nuova edizione del Concorso per il Miglior Olivo Monumentale del Mediterraneo.

Recomed oggi riunisce 12 Paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Turchia, Montenegro, Portogallo Tunisia, Marocco, Libano, Croazia) ed è impegnata nella realizzazione di una maggiore cooperazione sul tema turismo dell’olio nel Mediterraneo ed iniziative legate alla promozione della cultura ed identità olivicola dei Paesi affacciati sul Mare Nostrum.