L’agricoltura per tornare a sognare il domani

Il Fatto  22 Maggio 2023



Nella mattinata di giovedì 18 maggio, a Larino, si è svolto il 6^ degli incontri programmati fin qui sul territorio regionale dal Distretto del Cibo “Olio Evo Molisano”, e precisamente nell’aula magna dell’Itas “San Pardo” di Larino, che ha visto protagonisti gli studenti, ovvero i futuri tecnici dell’agricoltura molisana e del suo comparto più esteso, l’olivicoltura, giovani sui quali gli ideatori del Distretto ripongono le maggiori speranze non solo per rinvigorire l’olivicoltura molisana con nuove energie e competenze ma anche per contrastare il triste fenomeno dell’abbandono di territori ulivetati connesso all’esodo delle nuove generazioni fuori regione. Presenti all’incontro con i ragazzi del San Pardo anche la dirigente D.ssa Emilia Sacco e il vicepreside Prof. Daniele Gagliardi che ha aperto la conferenza. Sono intervenuti: il presidente Luigi Di Majo e, in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione Pasquale Di Lena (Ambasciatore delle Città dell’Olio) Nicola Malorni (vice presidente Associazione nazionale Cittá dell’Olio), nonché il Direttore CIA Molise Dino Campolieti e il Direttore regionale della Coldiretti Molise, Aniello Ascolese. I ragazzi incontrati oggi sono allievi di un prestigioso istituto che, da 65 anni, forma i tecnici dell’agricoltura di domani, ragazzi che dopo la conferenza di presentazione del Distretto potranno guardare al loro futuro aggiungendo un tassello in più, un tassello che parla di rete, di associazionismo, di lavoro di squadra ma soprattutto di qualità dell’olio Evo che “non ha soltanto un prezzo ma ha soprattutto un valore” – sono le parole del vice presidente delle Città dell’Olio Nicola Malorni – “perché oggi l’olio EVO molisano è già molto apprezzato per la sua qualità ma può trasformarsi in un volano di sviluppo territoriale e paesaggistico grazie alle molteplici attività che possono essere realizzate in ambito turistico e per la promozione della salute”. Il valore dell’Olio EVO di qualità molisano che è un concentrato di qualità, passione, storia, cultura, racconto del territorio, potrà declinarsi in una maggiore redditività per l’azienda agricola, in capacità di intercettare nuovi target di mercato compresi quelli afferenti alla prevenzione delle malattie e dell’oleoturismo, ma anche la formazione e la ricerca. Sì, perché l’olivicoltura del domani in Molise deve guardare ai giovani come ad esperti formati, capaci di progettare e diversificare le attività delle aziende agricole in settori che possano essere trasversali (dalla produzione di olio alla formazione alla ricerca e al turismo dell olio) e perché questo accada “occorre mettersi in rete e fare squadra” sono i moniti lanciati da Campolieti e Ascolese: il Distretto dell’Olio evo molisano persegue tra i suoi maggiori obbiettivi proprio quello di creare una squadra di produttori, aziende, frantoiani, professionisti della salute, commercianti competente, unita, formata che sappia valorizzare la biodiversità olivicola molisana, la sua straordinaria storia, la bellezza dei paesaggi e naturalmente la bontà del suo olio EVO. Ma offre soprattutto strumenti per l’accesso a finanziamenti nazionali ed europei grazie a consulenti per la progettazione sui quali il Distretto fa leva per ampliare le opportunità di crescita dell’interno comparto olivicolo regionale.