Ficulle è un Comune dell’Umbria con circa 1700 abitanti, dalle origini nella civiltà etrusca. E’ un luogo tranquillo. Ci si viene per conoscere, scoprire, meditare, riflettere, riposare e gratificare la mente ed il corpo. Non ci sono discoteche, al massimo d’estate si balla in piazza tra fumanti profumi d’arrosto. Ci sono un campo da tennis, uno da calcio, una pista per il pattinaggio ed una per il gioco del Ruzzolone, un’area attrezzata per camperisti, due splendide aree verdi attrezzate per lo svago di grandi e bambini, due percorsi per il trekking naturalistico (segnalati e cartografati) che mettono veramente a stretto contatto con questi dolcissimi luoghi della campagna umbra. L’intero paese può essere considerato un monumento. Il fulcro è Castel Maggiore, nucleo originario dell’antico castello, che rappresenta il luogo medioevale per eccellenza. Vi si giunge passando per un dedalo di scalette e viuzze, che talvolta si allargano a formare angoli pittoreschi e piccoli slarghi. Uno di questi, la “Piazzetta”, sapientemente costruita in armonia di spazi e pietre, racchiude tutto il mistero ed il fascino del passato. Notevoli le due Rocche medioevali, una posta a difesa della Porta del Sole, che guarda la stupenda vallata che tra boschi, calanchi e prati fioriti si spinge fino alle pendici dell’Amiata; l’altra, a pianta semicircolare, che vigila verso nord e via delle Mura, un balcone naturale che spazia sulla vallata del Chiani. Tra le chiese, quella più ricca di storia è l’antica Pieve di Santa Maria Vecchia: costruita intorno al 1200, presenta un portale gotico di pregevole fattura e alcuni importanti affreschi della seconda metà del quattrocento. Santa Maria Nuova è situata proprio al centro del paese, che risale agli inizi del XVII secolo. L’Abbadia di S.Nicola al Monte Orvietano si trova invece a pochi chilometri dal Capoluogo: immersa nei boschi di un ambiente affascinate e selvaggio, fu costruita da S.Romualdo nel 1007, ed è stata dimora del fondatore dei diritto canonico, quel Monaco Graziano che nato a Ficulle nel XII secolo, scrisse il famoso “Decreturn Gratianii” ed è citato nel paradiso dantesco. Forse il luogo di culto che sta più nel cuore dei ficullesi è la Chiesa della Madonna della Maestà: le più antiche e certe notizie su questo santuario, posto all’ingresso sud del paese, risalgono agli inizi del ‘600, quando viene nominato per la prima volta con appellativo di Madonna della Maestà. Tra Ficulle e la vecchia frazione di S. Cristoforo, troviamo la Chiesa della Madonna delle Grazie: il convento e la chiesa furono edificati fra il 1580 e il 1587 sul luogo dove già esisteva una piccola cappella dedicata alla Madonna del Giglio. Nella costruzione fu utilizzato il materiale proveniente dalla vecchia chiesa e dal convento di S.Francesco al Monte, incendiati nel saccheggio del 1351 e, una volta terminato, il convento fu abitato dai frati Cappuccini, che vi restarono fino al 1863. Altra costruzione medioevale da ricordare è certamente quella del Conventaccio, punto di osservazione fortificato posto sul fianco sud orientale del monte Nibbio che, sebbene ridotto ormai a poco più che un rudere, conserva ancora un certo fascino. Inoltre l’affascinante Castello della Sala, tipico esempio di architettura medioevale (Xll secolo), si trova a 5 chilometri dal paese. Appartenne ai Monaldeschi, che ne fecero un fortilizio inespugnabile, è oggi sede di una fiorente attività vitivinicola condotta dalla nobile famiglia dei marchesi Antinori.

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